domenica 13 aprile 2014

Cimitero Monumentale tour

Come preannunciato, il tour presso il Cimitero Monumentale ha avuto luogo sabato 12 aprile, nel primo pomeriggio.

Il tempo, via via migliorato, è diventato splendido; non c'era una nuvola nel cielo azzurro di Milano.

Il percorso guidato ha avuto inizio di fronte al Famedio.  Ero molto molto emozionata; dopo una lunga e accurata preparazione, grazie all'aiuto della giovane amica Song Nan, era arrivato il momento della verifica. Sarei riuscita a sostenere un discorso in cinese su un argomento così difficile, irto di termini tecnici poco familiari persino a noi italiani? Avrei maneggiato con destrezza i fogli stampati e le cartine con i monumenti segnati con cura?  Non mi sarei persa tra i viali e i controviali?

I cinesi sono persone dall'animo sensibile. Di fronte alla mia titubazione hanno continuato ad incoraggiarmi e a non desistere, dicendomi che dovevo LIANXI, vale a dire: esercitarmi.

Come prima cosa avrei dovuto spiegare le caratteristiche dei tre stili di architettura e di scultura che principalmente caratterizzano il cimitero. Io invece ho preferito affrontare subito il Famedio, perchè era di fronte a noi ed era una cosa concreta. 
Spiegando innanzitutto l'origine del nome, ho potuto poi parlare della storia della giovane Italia e dei sentimenti patriottici che la caratterizzavano. Non ho omesso neppure di evidenziare il legame tra la mia Patria d'origine (Ungheria) a quella d'adozione (Italia) nei momenti che precedettero la sua nascita: la lotta contro gli austriaci. 



Il Famedio

Cercavo di spiegar le varie espressioni stilistiche che man mano incontravamo, utilizzando i fogli che si confondevano tra di loro, aggiungendo pensieri che mi venivano in mente lì per lì.
Devo dire che in quest'ultimo caso mi è stato di grande aiuto, ancora una volta, la mia amica e compagna di fatica, Song Nan.
Ho provato piacere nel vedere sui loro volti la sorpresa e l'emozione di aver scoperto una cosa così interessante e, a volte, così lontana dalla loro mentalità.

Abbiamo così potuto ammirare la leggerezza del liberty nel Monumento a Isabella Castiglioni :





o il contrasto tra la base e la forma scultorea dell'Edicola Bonelli,


lo stile Novecento nell'Edicola Besenzanica


o, ancora il contrasto tra Dèco e Liberty nell'edicola Origgi.

Abbiamo poi fatto una bella deviazione per andare ad ammirare l'Edicola di A. Bernocchi, dove, facendo leva su quanto mi ricordavo, ho improvvisato con successo richiamandomi alla storia dell'arte greca e alle vicende della vita di Gesù, evidenziando le particolarità delle sculture.


L'opera a me più cara resta l'Edicola Toscanini.
Ci siamo commossi tutti di fronte alla sua bellezza, come pure di fronte alla tragicità dell'evento che ne è all'origine.

Sopra l'entrata è in bella vista un'imbarcazione che ricorda il ritorno in patria della salma del figlio di Toscanini, morto a New York.


  Sulla parete posteriore è rappresentato il dolore dei genitori per la perdita del figlio.

Terminato il tour con un breve giro all'interno del Famedio dove, oltre alle tombe dei tre uomini milanesi più illustri (Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo e Luca Beltrami), abbiamo potuto ammirare l'architettura neo-gotica e le decorazioni dai differenti stili.
Non abbiamo trascurato nemmeno i mosaici che ornano il Famedio, ritornando con la mente al motivo che ne è fondamento: la memoria dei grandi personaggi di Milano.
Un monumento funerario moderno


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